Il tema dell’alimentazione è sempre più connesso a quello della sostenibilità e le classiche piramidi alimentari dei libri di scienze poco rappresentano le più recenti linee guida per l’educazione alimentare dove ho trovato alcune infografiche più aggiornate ed efficaci, che mi hanno ispirata per questa attività a distanza.

Per introdurre l’argomento ho predisposto un veloce quiz sulle abitudini alimentari dei ragazzi nel quale ho chiesto con quale frequenza mangiassero alcune categorie di alimenti in una settimana. Dalle risposte emerge una dieta media con molta pasta, pochissimi legumi e pesce quasi inesistente; la carne viene consumata circa 5 volte a settimana e in un giorno sono presenti diversi alimenti dolci o bevande zuccherate.

Per aiutare i ragazzi a visualizzare meglio le loro scelte ho preparato una slide con un piatto vuoto sullo sfondo e diverse immagini di alimenti base che potevano essere spostate sul piatto e ridimensionate in base alla quantità.

Ho chiesto di comporre con questi elementi la loro idea di pasto completo, chi lo desiderava poteva aggiungere immagini scelte in autonomia. Poi ciascuno ha spiegato le proprie scelte ai compagni mentre io proiettavo le varie composizioni.

A questo punto abbiamo aperto il report della commissione EAT-Lancet nel quale si parla di alimentazione sana, sostenibile ed equa. Qui vengono proposte delle strategie per raggiungere un ambizioso quanto importante obiettivo:

I ragazzi non conoscevano il significato della parola “sostenibilità” e non immaginavano che le scelte alimentari potessero influire sulla salute del pianeta e sull’equità nella distribuzione delle risorse. Dapprima ci siamo soffermati sullo spreco alimentare e, fortunatamente, sono stati portati racconti di nonne che tramandano in famiglia esempi virtuosi in tal senso; ma è stato individuato anche un punto critico: spesso per sfruttare un’offerta speciale si compra più cibo di quanto serva realmente o si scelgono alimenti strani, lontani dalla cultura alimentare famigliare, che poi rimangono in cucina ben oltre la data di scadenza.

Infine abbiamo analizzato la proposta per una sana alimentazione planetaria:

Questa illustrazione rende efficacemente l’idea di ciò che dovrebbe stare nel nostro piatto. Abbiamo quindi osservato che rispetto ai nostri pasti completi questa dieta prevede un maggiore consumo di frutta e verdura, un minore apporto di cereali (che sono da preferire integrali) e una ridottissima quantità di zuccheri. La componente proteica ha origine principalmente vegetale suddivisa tra legumi e frutta a guscio; mentre le proteine di origine animale sono considerate un consumo occasionale in quantità ridotte soprattutto per la carne rossa.

Per compito ho chiesto di comporre una seconda slide cercando di riprodurre questo concetto e di provare a cucinare un pasto ispirato alle colorate fotografie di pietanze presenti nel report stesso. Riprenderemo sicuramente l’argomento in futuro per approfondire meglio il concetto di sostenibilità e per cercare di orientare meglio le scelte per quanto riguarda il consumo di zuccheri liberi.

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