Il trimino è un gioco simile al domino, ma con tessere triangolari. Il concetto è lo stesso: per continuare la composizione bisogna affiancare ad un lato libero una tessera con lo stesso valore.

Ho scoperto questo gioco grazie a Paola Morando: una meravigliosa professoressa con la passione per i giochi didattici. Lei incoraggia gli insegnanti a giocare con gli alunni di qualunque età e ad inventare nuovi giochi modificando un po’ i grandi classici.

Ecco dunque la mia versione del trimino pensata per fare amicizia con le potenze:

La prima volta è necessario familiarizzare un po’ con le carte e con le regole del gioco, poi iniziano il divertimento e l’apprendimento!

Già! Una partita dopo l’altra si generano degli automatismi nella trasformazione delle proprietà delle potenze, nel calcolo di potenze ricorrenti e nella divisione e moltiplicazione per 0,5. La voglia di vincere accende lampadine anche nei posti più bui e il divertimento è un collante che tiene le informazioni appicciate davvero molto a lungo.

Queste le regole del gioco:

  • si formano 4 squadre equi eterogenee di 2 – 4 giocatori;
  • ad ogni squadra si assegnano una manciata di gettoni di un colore (vanno benissimo anche di carta);
  • di distribuiscono equamente le carte e se ne dispone una al centro del piano di gioco;
  • si gira la clessidra che stabilisce la durata del turno di ogni squadra. In questo tempo i componenti devono cercare di attaccare più carte possibili;
  • l’insegnante controlla la correttezza del lavoro: se le carte sono giuste vengono segnate con il gettone della squadra, in caso contrario vengono eliminate dal gioco e si passa alla squadra successiva;
  • se con le carte aggiunte si forma un maxi triangolo equilatero composto da 4 carte, la squadra conquista tutte le carte di quel triangolone e ha diritto a sostituire i gettoni presenti con i propri;
  • vince la squadra con il maggior numero di carte conquistate.

In passato ci siamo spesso appropriati dell’atrio della scuola occupando il pavimento per le nostre partite; anche un setting così inusuale è un aggancio molto forte per attivare i ragazzi.

Naturalmente giocare in classe in tempi Covid richiede delle attenzioni in più, ma non è impossibile:

  • invece di giocare a squadre si gioca singolarmente, basta moltiplicare i mazzi di carte, magari rinunciamo un po’ all’estetica e ci accontentiamo di normali fotocopie;
  • se preferiamo giocare a coppie è meglio diminuire la quantità di carte altrimenti sono di difficile gestione;
  • possiamo disporre i banchi in conformazioni collaborative pur mantenendo le distanze. Per una maggiore tranquillità staremo particolarmente attenti al corretto utilizzo delle mascherine, all’igiene delle mani, alla pulizia delle superfici e all’apertura delle finestre.

Nella peggiore delle ipotesi si prepara un mazzo ridotto per ciascuno e si vede chi riesce a creare più coppie in un tempo stabilito.

Per garantire l’inclusione di tutti concedo l’utilizzo degli abituali strumenti compensativi, ma vi assicuro che anche i ragazzini più in difficoltà vi stupiranno con effetti speciali.

Ultimo, ma non ultimo: è importantissimo premiare sempre i vincitori, da me vanno alla grande le goleador o lo sconto sui compiti.

Basta dare qualche esercizio doppio e scontare quelli ridondanti. 😉

Qui sotto potete scaricare gratuitamente il mio set di carte se volete cominciare subito a sperimentare con le vostre classi.

ATTENZIONE: Le carte sono disposte per il minor spreco di carta quindi vanno ritagliate con attenzione.

Se invece vi ho incuriosito, ma le potenze non sono nel vostro orizzonte, vi invito ad esplorare altre possibilità di gioco QUI o ad inventare un vostro trimino per la grammatica, le lingue straniere o qualunque altra cosa. Qui si trova un GENERATORE di trimino che semplifica la vita.

Buon divertimento!

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