La lampadina dell’ispirazione si accende quando meno la si aspetta; questa volta è successo girando la pagina del libro alla ricerca dei compiti da assegnare alla fine di una normalissima lezione sulle percentuali. Sul mio “Contaci!” sono incappata in queste due immagini:
Stavo cercando da giorni un’idea per proporre un esperimento semplice, ma d’effetto da inserire nel contenitore “chimica” e in quel momento la mia memoria ha aperto il cassetto con l’etichetta “gelato rapido”.
La lezione successiva ho detto ai miei ragazzi (ultimamente un po’ frizzantini) che avremmo realizzato una pozione per trasformarli da folletti della Cornovaglia in alunni modello. Qualcuno era preoccupato all’idea di dover ingerire strani intrugli, altri invece erano disposti a tutto per il bene della scienza.
Due le combinazioni di ingredienti possibili:
- Succo ACE + zucchero a velo
- Panna fresca + latte (in proporzione 1:2) + zucchero a velo.
Una sola regola per rendere efficace la pozione: la percentuale di zuccheri deve stare tra il 18% e il 20%, che è la percentuale normalmente presente nei gelati (ma a loro non l’ho detto).
Si parte dunque dalle etichette alimentari per trovare i dati necessari, poi si parte con i calcoli per trovare la ricetta più adatta. I ragazzi hanno fatto più fatica del previsto per capire in autonomia come calcolare le ricette, quindi se dovessi riproporlo guiderei il lavoro con una scheda come questa:
Le ricette che abbiamo usato noi sono queste:
- 10g di zucchero + 90g di succo
- 16g di zucchero, 28g di panna, 56 di latte (con una piccola aggiunta di estratto di vaniglia o cucchiaino di Nutella)
Una volta confrontati e validati i vari risultati è giunto il momento più divertente:
- pesare gli ingredienti e inserirli in una piccola busta per alimenti con chiusura ermetica;
- chiuderla perfettamente e agitarla delicatamente per mescolare gli ingredienti;
- preparare una busta più grande inserendo del ghiaccio;
- aggiungere due cucchiai di sale abbondante (non in tutti i gruppi);
- inserire la prima busta nella seconda e chiudere bene;
- con l’aiuto di un canovaccio agitare il tutto vigorosamente per qualche minuto;
- di tanto in tanto controllare la consistenza.
Ecco infine la sorpresa: alcuni gruppi hanno ottenuto un goloso gelato pronto per un piccolissimo assaggio (solo un prudente cucchiaino ciascuno).
Dopo l’ondata di entusiasmo generale però si nota che alcuni gruppi (quelli senza sale) non hanno avuto fortuna e resta un nuovo mistero da svelare: che ruolo ha il sale in tutto ciò? L’indagine è rimandata alla prossima lezione!
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